Rievocando Alara #2 – La Guerra dei Frammenti raccontata attraverso le carte. Parte 2: Esper

“Di tutti i frammenti di Alara, Esper è sempre stato il più rigido e fermo nelle sue idee e convinzioni. Per generazioni, il mio popolo è stato indottrinato dai seguaci di Crucius (gli Ethersworn, o Eterici) affinché amasse la perfezione del metallo magico, ispirarsi ad essa ed aspirare ad ottenerla. Chiunque la pensasse diversamente, finiva ai margini della società, indesiderato e dimenticato quando non attivamente perseguitato.” –Ranalus, Evincara Dominante

Esper e il rapporto con l’eterium

Come dimostra la storia di Tezzeret, a prescindere dalla classe di appartenenza e dal grado di istruzione delle persone, l’eterium su Esper è sempre stato un simbolo sociale, sinonimo di ricchezza e potere. La setta dei Cercatori di Carmot in fondo prometteva proprio questo: un futuro in cui tutti coloro che fossero stati degni, avrebbero potuto ottenere il proprio innesto personale.


Forse per questo motivo, durante la Guerra dei Frammenti, la maggior parte degli esperiti trovò estremamente difficile rinunciare al proprio stile di vita, preferendo partire in cerca di fortuna o integrare nuovi individui nella propria comunità, anziché cambiare interamente le proprie abitudini per diventare parte di qualcosa di nuovo e, dal loro punto di vista, nettamente inferiore. Fu necessario l’esercito di Malfegor per obbligare i cittadini di Palandius a cambiare la propria visione del mondo. Come raccontato in Alara Unbroken, il potere coercitivo e corruttivo del demone-drago era tale da convincere una sfinge, creatura appartenente ad una razza nota per la propria testardaggine e per le incredibili capacità magiche, a fuggire dal campo di battaglia come un gattino terrorizzato.


Va poi detto che non sappiamo esattamente cosa abbia raccontato Malfegor alle persone che condusse dalla sua parte; per lo stesso motivo, non possiamo neppure essere troppo sicuri che il demone-drago non abbia usato le stesse promesse dei Cercatori di Carmot per indure gli esperiti in tentazione e farli cadere preda di un’Esplosione Violenta. Plausibilmente, coloro che si sono fidati di Malfegor erano persone che desideravano il potere, il quale, nelle loro menti e nella loro cultura, passava solo ed esclusivamente attraverso l’eterium.
Per dimostrare quanto importante fosse l’eterium per tutti gli esperiti (Cercatori o Eterici che fossero), possiamo prendere in esame la storia di Ennor, un mentalista vedalken morto durante la Guerra dei Frammenti.


Il suo corpo, riportato in patria, fu spogliato di ogni innesto di eterium, il quale venne poi riciclato e “donato”[1] ad altre persone. Nel corso delle quattro notti successive, il cadavere di Ennor tornò a muoversi, animato dalle energie oscure di Grixis e uccise tutti i suoi beneficiari, spogliandoli a loro volta del loro eterium. Insomma, Ennor era talmente dipendente dal suo eterium, che il suo cadavere non è riuscito a riposare in pace dopo esserne stato privato e non si è fermato finché non ne è tornato in possesso. Ennor non si è rianimato a causa dell’operato di un necromante e non era mosso da nessun desiderio di vendetta, da nessuna insaziabile fame né da una qualsivoglia inestinguibile invidia e odio per i vivi, le classiche motivazioni che in luoghi come Grixis, Amonkhet o Innistrad porterebbero i morti a rianimarsi ed attaccare gli esseri viventi; Ennor voleva solamente il suo eterium.
Chiarita quindi l’ossessione degli esperiti nei confronti dell’eterium, possiamo quindi fare chiarezza sulle motivazioni dell’unica, vera esperita “traditrice” di cui abbiamo notizie: Ranalus, Eretica Vedalken.


Anche prima di partire per Naya e trovare l’illuminazione, Ranalus è sempre stata una eterica insolita, una persona che si poneva domande, esigeva risposte chiare e si opponeva costantemente ad ogni imposizione[2] proveniente dall’alto. Nella società esperita, una persona del genere sarebbe probabilmente finita per soccombere ai dogmi delle sfingi, chinando infine il capo per continuare a vivere in un sistema soffocante e frustrante. Come avrebbe potuto rifiutare l’eterium vivendo circondata da persone che non facevano altro che ripeterle quanto gli innesti di metallo benedetto fossero un dono prezioso, qualcosa per cui avrebbe dovuto essere estremamente grata?
Per lei, quindi, la Guerra fu una benedizione. Ranalus si unì infatti ai Cercatori di Carmot per esplorare Naya e lì si rese conto che esisteva un’alternativa ai rigidi dogmi di Esper, uno stile di vita più adatto a lei incentrato sulla scoperta di sé stessi e dei misteri della natura.
Non stupisce quindi che Ranalus si sia liberata di tutti i suoi innesti per vivere tra le giungle di Naya assieme al coatl che l’ha aiutata nel doloroso processo di “guarigione” dall’eterium.

Esper e la guerra

Partiamo da un dato di fatto: Sharuum, l’Egemone sovrana assoluta di Esper, non voleva la guerra. Come ogni altro Frammento[3], nemmeno Esper si aspettava di dover scendere in battaglia contro altri mondi e soprattutto non era preparato ad affrontare le due nuove fonti di mana introdotte dalla Convergenza. Gli unici che non furono sorpresi dalla novità furono i Cercatori di Carmot, forti della loro connessione con Nicol Bolas e della possibilità di capire fin dai primi segni cosa stesse succedendo.


Possiamo trovare una testimonianza di ciò nell’articolo “An Etherium Tale”, trascrizione di alcune
conversazioni avvenute tra Sharuum, Xorin (individuo appartenente alla setta degli Architetti della
Volontà), un innominato esploratore umano e Travius, Magister dei Cercatori di Carmot.
Dopo che la località di Harborgate si unì al territorio bantiano, causando perdite enormi sia di eterium che di vite, Sharuum chiese l’intervento di un veggente, Travius, appunto, con il quale consultarsi sul ruolo da assumere nei confronti di Bant.
Travius rivelò di aver previsto cosa sarebbe successo ad Harborgate grazie agli astrolabi, ma di non poter essere certo di quali altre località si sarebbero unite ad Esper dopo Bant e Grixis. In ogni caso, i Cercatori avevano infiltrato diversi loro seguaci in ognuna delle dodici guglie più vicine ai territori di confine, così da poterli inviare negli altri Frammenti a recuperare Carmot ed informazioni sui nuovi mondi. Purtroppo, a causa delle divergenze di opinione tra le due sorelle sopravvissute all’unificazione tra Harborgate e Jhess, l’agente dei cercatori (tale Callio) non poté procedere con la missione, ma con il favore di Sharuum, l’intera propaganda di guerra fu basata sulla ricerca del Carmot. Travius era riuscito a spaventare persino Sharuum, convincendola che qualunque sacrificio sarebbe stato comunque ampiamente ripagato dal Carmot, l’unica risorsa in grado di salvare l’intero Esper.


Unendo questa concezione del Carmot come strumento salvifico alla pragmatica realtà di Esper, nella quale l’eterium era simbolo di perfezione, potere e ricchezza, i Cercatori riuscirono a limitare le diserzioni e le trasformazioni che invece affrontò Bant, al costo però di enormi sofferenze.
Gli esperiti vennero considerati dagli abitanti di ogni altro frammento come degli invasori, spietati
conquistatori alla ricerca di risorse da strappare ai loro legittimi proprietari. Questi ultimi vennero indicati dalla propaganda dei Cercatori come esseri inferiori da eliminare o, nel migliore dei casi, da elevare attraverso il Nobile Compito, fatto di innesti di eterium forzati e/o magie di controllo mentale.


L’Angelo della Filigrana o il Bestiaratro del Santuario sono due esempi di questa politica di trasformazione ed “evangelizzazione” forzata, mentre il Contraccolpo di Sangrite ci racconta della corsa al Carmot, di come i Cercatori fossero talmente disperati di fronte alla necessità di creare nuovo eterium, da gettare la cautela alle ortiche, sperimentando in maniera folle senza davvero comprendere il materiale che avevano di fronte; d’altronde, in pochissimi sapevano come creare nuovo eterium a partire dal Carmot/Sangrite. Come ci racconta la storia di Breya e del suo capolavoro Armix, il nuovo eterium creato a partire direttamente dal Carmot possedeva inoltre un “carattere” più selvaggio e difficile da controllare, qualità che si erano andate perdendo nell’eterium riciclato che gli esperiti erano abituati a maneggiare. Proprio Breya, un’artefice umana partita durante la Guerra, ebbe il merito di riportare in patria la ricetta per fabbricare un nuovo tipo di eterium, diverso da ogni altro e che le avrebbe permesso di dare inizio al suo personalissimo Nobile Compito, rendendo palese che persino nella ribellione, gli esperiti avrebbero sempre faticato a distaccarsi dai dettami e dai dogmi di Crucius.

Note

[1] Metto le virgolette perché non ci è mai stato spiegato come funzioni il riciclo dell’eterium dai corpi morti. Nella carta vedalken ghoul in cui è narrata la storia di Ennor, si parla di recipients e reclaiming (tradotti come beneficiari e donazione in italiano), termini vaghi che lasciano adito a molte domande. Chi ha reclamato l’eterium di Ennor? Le autorità esperite? Criminali che spogliano i morti del loro eterium per rivenderlo a caro prezzo? E chi sono i recipients? Hanno pagato per ottenere quell’eterium? Oppure sono eredi indicati in un testamento? O magari reduci mutilati?

[2] Nel racconto-gioco di Dominaria, mi sono divertito ad immaginare una Ranalus planeswalker, la quale, dopo aver trovato nella Phyresis la perfetta sintesi tra metallo e carne, ha deciso di studiare su Dominaria i resti della Phyrexia Yawgmothiana, opponendosi a Norn e ai pretori per costruire una Terza Phyrexia. L’ultima volta stava rimettendo insieme i pezzi della Cabala di Belzenlok mentre i suoi emissari cercavano invano di riattivare il portale nelle Grotte dei Dannati. Ovviamente si tratta di lore non ufficiale, apparsa anche nelle live di Inventando.

[3] Tutti i frammenti erano stati preparati ad una ipotetica guerra dalle macchinazioni di Bolas, ma nessuno si sarebbe aspettato che il momento profetizzato sarebbe effettivamente arrivato.

Fonti

Choices in the New Alara (ENG), link non disponibile
The first Days of the Conflux (ENG), link non disponibile
Gold Records (ENG)
An Etherium Tale (ENG)
Alara Unbroken
Guida per planeswalker ad Alara
Le carte dell’espansione Rinascita di Alara

La storia continua

Articolo precedente: Rievocando Alara #1 – La Guerra dei Frammenti raccontata attraverso le carte. Parte 1: Bant

La Saga Phyrexiana su Clepshydra: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. L’Invasione Phyrexiana ha inizio

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