Rievocando Alara #3 – La Guerra dei Frammenti raccontata attraverso le carte. Parte 3: Naya

“In maniera simile a quello di Esper, il popolo di Naya non ha accolto particolarmente bene le novità che gli altri frammenti hanno cercato di introdurre; diversamente dagli abitanti del frammento delle sfingi, però, alcuni nayani hanno saputo cambiare ed evolvere le proprie convinzioni, costretti forse più dalla necessità che dal desiderio.”– Lyak, Tessisapere di Vithia

Elfi

Per gli elfi di Naya, i behemoth erano creature sacre. Bestie così maestose, manifestazioni del potere del Progenitus, erano vere e proprie divinità ai loro occhi, esseri superiori i cui atteggiamenti animaleschi necessitavano di interpretazione per essere compresi del tutto.
Poi giunsero i draghi.
Rispetto ai behemoth, che perlopiù erano grossi erbivori pigri che brucavano nella foresta o carnivori feroci che lottavano con zanne e unghie, i draghi possedevano poteri mistici, capacità incredibili e soprattutto il dominio tanto del cielo quanto della terra. Se i behemoth erano venerati, i draghi erano temuti, venendo presto considerati come la manifestazione fisica della furia del Progenitus, a sua volta risvegliatosi per portare distruzione in tutta Alara.


La scelta di Mayael di condurre i behemoth in guerra come bestie d’assedio e l’impotenza dimostrata da alcune di quelle stesse divinità di fronte ai nemici celesti degli altri frammenti, fece dilagare una notevole sfiducia nei confronti dell’Anima e della bontà dei suoi insegnamenti.
Aggiungendo il fatto che Naya soffrì enormemente durante la Guerra, si può facilmente comprendere perché alcuni elfi smisero semplicemente di dedicare la loro attenzione ai passivi behemoth.
Naya era stata invasa, devastata da eserciti composti da creature mai viste prima e i suoi vecchi dei non erano stati in grado di difenderla a dovere; bisognava dunque trovare una nuova via e il resto di Alara sembrava avere la soluzione a portata di mano.


Molti guerrieri conosciuti come Battipista Divini, scelsero quindi di dedicare la propria fedeltà ad altre creature, perlopiù draghi, ma anche draghetti, leviatani, wurm e altre bestie di grandi dimensioni, compresi, talvolta, persino i demoni.

Umani

Gli umani di Naya soffrirono forse anche più degli elfi la fine della lunga pace nayana. Abituati a godere della sovrabbondanza di risorse per condurre vite passionali e edoniste, gli umani non potevano contare neppure sugli dèi degli elfi, in quanto i loro behemoth ammaestrati, le bestiaratro, erano troppo preziosi per sacrificarli facendogli affrontare gli invasori stranieri.
Tuttavia, potrebbe essere stata proprio questa impotenza a condurre diversi umani verso gli altri frammenti, permettendo loro di trovare nuove e più floride case in Bant o, per quanto possa sembrare assurdo, in Grixis.


Furono le magie di vita e crescita degli umani di Naya a convincere diversi vithiani a tornare alle loro terre per coltivare (letteralmente) una nuova esistenza, a fornire loro la speranza che un giorno il loro frammento morente sarebbe potuto rinascere. D’altronde, molti dei viventi di Grixis non erano così propensi ad abbandonare le loro terre per trasferirsi in mondi alieni e di fronte alla possibilità di ricostruire ciò che i loro antenati avevano perduto, scelsero di restare e creare un futuro migliore per i loro successori.

La terra di Grixis era stata prospera molto tempo prima, e con tutti quei cadaveri da utilizzare come
concime, alcune necropoli sbocciarono rapidamente di nuova vita vegetale, rianimata dalle magie dei seminatori solari di Naya e protetta dagli incantesimi di coloro che da tutta la vita affrontavano Grixis e i suoi orrori per far sì che la vita non si estinguesse.

Fonti

Choices in the New Alara (ENG), link non disponibile
The first Days of the Conflux (ENG), link non disponibile
Gold Records (ENG)
Alara Unbroken
Guida per planeswalker ad Alara
Le carte dell’espansione Rinascita di Alara

La storia continua

Articolo precedente: Rievocando Alara #2 – La Guerra dei Frammenti raccontata attraverso le carte. Parte 2: Esper

La Saga Phyrexiana su Clepshydra: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. L’ultima magia di Barrin

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