Sintetizzando Alara #4: la storia di Kaalia della Vastità

“Alara è un piano complesso, e i suoi abitanti lo sono altrettanto. Come vedranno i Frammenti i giovani nati dopo la Convergenza? La loro identità sarà definita dal loro frammento di appartenenza come è per noi che siamo nati prima della riunificazione? Alara sarà anche unita, ma gli alarani lo saranno altrettanto dopo secoli di distanza e due guerre tra le più terrificanti che il mondo e il Multiverso abbiano mai visto?” –Lyak, Tessisapere di Vithia

Una nuova Alara

La nostra storia ha inizio diverso tempo dopo[1] la Guerra dei Frammenti, in un periodo storico in cui ormai Alara si è riunita ma non si è ancora del tutto ripresa dagli sconvolgimenti seguiti alla Convergenza. Il villaggio in cui vive Lia, la nostra protagonista, sorge nei pressi delle rovine del castello di Eos, assediato e distrutto durante la Guerra e privato della sua connessione con il mare da una montagna nayana apparsa nelle vicinanze.


La storia di Eos ispira le fantasie di Lia, nelle quali lei, ragazzina dalle dita curve e maga della pietra alle prime armi, imbraccia la spada, sella il cavallo e si lancia contro gli invasori giunti da Grixis[2]. La vita tranquilla del villaggio viene però interrotta quando dalla montagna cominciano ad arrivare racconti di strani movimenti e la situazione peggiora quando gli esploratori inviati ad indagare non fanno ritorno. Infine, durante una terribile notte, un demone si presenta al villaggio seguito da una schiera di servi dalle vesti nere che rapiscono gli abitanti terrorizzati senza che questi oppongano la minima resistenza.


I compaesani di Lia vengono trascinati sulla montagna, all’interno di uno stadio nayano che un tempo
ospitava incontri di Matca e lì vengono portati al cospetto di un ex profanatore di cadaveri di Esper, una di quelle persone che viveva ai margini della società e depredava i morti dei loro preziosissimi innesti in eterium. Dopo la Convergenza, colui che si autodefinisce Lo Scultore, ha scoperto di preferire le ossa al freddo metallo e ha viaggiato in tutta Alara fino a trovare una nuova missione: risvegliare definitivamente[3] il potente demone Nefarox dal suo sonno.

La nascita di Kaalia

L’unica ad essere scampata alla cattura è Lia, la quale è stata rapita da un gruppo di nacatl che si
definiscono Sunstriker, fedeli agli insegnamenti del vecchio maestro Ajani. I Sunstriker sono comandati da Nira, una nacatl che rivela alla piccola Lia i piani dello Scultore e di aver bisogno del suo aiuto e del suo potere di distruttrice di pietre per riuscire a fermarlo. Lia ribatte di non essere ancora minimamente capace di spezzare alcunché, ma la nacatl ha fiducia in lei, e non avendo altre opzioni, la convince ad unirsi a loro per sconfiggere lo Scultore. Il compito di Lia non sarà poi così difficile: all’interno dell’arena si trova infatti lo scheletro di un drago, ucciso proprio da Nefarox tempo prima; la bambina dovrà semplicemente arrampicarsi sulla sua schiena, raggiungere uno specifica placca ossea sulla sua spina dorsale e fara a pezzi con il suo potere, così da far crollare l’intero scheletro e interrompere il rituale dello Scultore.


Prima di andare, Nira racconta alla piccola che in Naya si è soliti dare dei nomi ai guerrieri e le offre di dargliene uno: Kaa, il cui significato è potere. Kaa-lia, Nira e gli altri guerrieri raggiungono quindi l’arena, dove nel frattempo i cultisti di Nefarox hanno dato inizio al rituale. Mentre una terrorizzata Kaalia scala lo scheletro, la terra trema, i cultisti cominciano a ridere e gridare mentre i loro palmi si squarciano e i nacatl escono dai loro nascondigli per affrontarli. Nonostante la paura, Kaalia segue il consiglio che Nira le urla, chiude gli occhi, si concentra sulle storie della vecchia Eos e quando immagina le mura del castello crollare su sé stesse, riesce ad evocare abbastanza energia da frantumare la placca del drago scheletrico, ma non ad allontanarsi prima che lo Scultore possa raggiungerla e scagliarla giù dal torreggiante scheletro.


Fortunatamente, Nira spicca un balzo, afferra la bambina a mezz’aria e la protegge dalla caduta,
sacrificandosi perché lei possa sopravvivere. L’impatto col corpo della nacatl è comunque abbastanza duro da confondere la povera Kaalia, che combattendo per rimanere cosciente, osserva la terra spalancarsi ed eruttare fuori Nefarox in persona. Con un solo colpo della sua lama, Nefarox strappa le vite di tutti i suoi servitori, poi vola via, allontanandosi da una Kaalia che sviene. Quando la ragazzina si risveglia, è ormai giorno e l’arena è diventata un cimitero a cielo aperto. Di fronte al sole di Alara, Kaalia giura di vendicarsi del demone che le ha distrutto la vita.

Problemi di canone

Nell’articolo Fifteen Commanders, Fifteen Tales, uscito nel giugno 2011, Kaalia veniva definita una ex chierica, la cui vita era stata sconvolta dal massacro della sua congregazione e che da allora è in cerca di vendetta.


In The Stonekiller, il racconto che ho appena finito di riassumere uscito nel luglio 2012 in due parti, Kaalia, o meglio, Lia, è una ragazzina comune che pur avendo visto la sua famiglia venire massacrata a fine racconto, non fa parte di nessuna congregazione religiosa. Inoltre, The Stonekiller è ambientato nel futuro di Alara e la stessa Kaalia, che appare come una giovane donna tra i venti e i trent’anni nelle sue carte, deve aver vissuto molti anni coltivando odio e vendetta nei confronti di Nefarox. Considerando che la recente Invasione Multiversale Phyrexiana è vecchia di un anno e qualche mese nella timeline, è probabile che in futuro la storia di Kaalia verrà retconata e the Stonekiller, così come questo articolo, saranno obsoleti.

Note

[1] Non è mai esplicitato quanto tempo sia passato esattamente, ma sappiamo che coloro che ricordano Bant sono considerati anziani e che Lia, la protagonista, è troppo giovane per farlo. Considerato poi che uno degli antagonisti afferma di essere stato un abitante di Esper in gioventù e di essere ormai anziano, probabilmente sono passati una ventina d’anni dagli eventi di Alara Unbroken. Lia farebbe dunque parte della generazione nata durante, dopo o poco prima della Convergenza.

[2] Potenzialmente reduci dell’esercito che Malfegor ha scatenato contro l’obelisco a Guglia Dorata.

[3] L a cosa non viene spiegata esattamente, ma mi sembra di aver capito che sia una cosa alla Rakdos: Nefarox “dorme” per un certo periodo di tempo, si risveglia, esce a far casino, e poi torna a “dormire”. Lo Scultore vuole quindi liberarlo da questo loop e risvegliarlo del tutto.

Fonti:

The Stonekiller, part 1 (ENG)

The Stonekiller, part 2 (ENG)

Fifteen Commanders, fifteen Tales (ENG)

La storia continua

Articolo precedente: Sintetizzando Alara #2: la Guerra dei Frammenti

La Saga Phyrexiana su Clepshydra: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Ertai, il Traditore

1 commento su “Sintetizzando Alara #4: la storia di Kaalia della Vastità”

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